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domenica 7 marzo 2010

Pure la Chiesa protesta

Netta presa di posizione della Cei in merito al decreto liste: «Cambiare le regole del gioco mentre il gioco è in corso è un atto altamente scorretto». È quanto ha detto Mons. Domenico Mogavero, responsabile della Conferenza episcopale italiana per gli affari giuridici, ai microfoni della Radio Vaticana, in merito ai problemi verificatisi con la presentazione delle liste del Pdl in Lazio e in Lombardia.

«La democrazia - ha aggiunto il vescovo - è una realtà fragile che ha bisogno di essere sostenuta e accompagnata da norme, da regole, altrimenti non riusciamo più a orientarci», se invece «dovesse essere diretta dall’arbitrio di qualcuno o se dovesse essere improvvisata ogni giorno mancherebbe la certezza del diritto, dei rapporti e delle prospettive».
tratto da "www.lastampa.it"

Se il presidente Napolitano ha cercato, certamente in buona fede, di metterci "una pezza" per evitare scontri e divisioni,il paese esce ancora più disorientato dagli ultimi eventi riguardanti la presentazione delle liste.

Se il primo partito di Italia ha problemi a stare nei tempi e nelle regole che sono legge dello Stato e ha fatto pressioni per essere riammesso nella competizione elettorale, è certo un precedente senza eguali nella storia d'Italia.

E' vero che tutta la materia è, come tutte le leggi italiane, densa di cavilli e interpretazioni ma andava cambiata prima, non all'inizio della competizione elettorale.
Questa è la dimostrazione che la Legge con la L maiuscola in questo paese non è più uguale per tutti, perchè se fossimo stati esclusi noi come partito, certamente il Presidente non si sarebbe mosso, anzi saremmo stati additati come incapaci rispetto ai colossi che abbiamo di fronte.
L'esclusione ha però riguardato il partito del Presidente del Consiglio e quindi si è dovuto provvedere.
Intendiamoci, noi abbiamo rispetto per tutti i cittadini che hanno diritto di esprimere liberamente il loro pensiero, ma se il loro partito non è stato all'altezza della situazione ed è dovuto intervenire il Capo dello Stato, una riflessione seria ma veramente seria la dovrebbero fare gli elettori.
Berlusconi ha sempre fatto la vittima ma ora basta; non è giusto che ci sia accanimento contro nessuno,la legge deve essere uguale per tutti e la Magistratura non dovrebbe essere politicizzata ma al di sopra delle parti.
In questo caso e dubitiamo sia l'ultimo, lo Stato Italiano, nella figura del suo massimo rappresentante, ha dovuto piegarsi per recuperare e dare dignità a dei rappresentanti politici che hanno dimostrato palesemente, nonostante siano finanziati da noi tutti con centinaia di milioni di euro, la loro incapacità nel senso tecnico oltre che politico, ma anche la loro arroganza visto che non hanno chiesto scusa al Paese Italia ( per es. cacciando i responsabili degli errori nella presentazione delle liste), mettendo in dubbio i tempi delle elezioni e il lavoro di tanti attivisti che credono nei loro magari piccoli partiti e/o movimenti.
Ci sono ancora persone che mettono a disposizione tempo personale e familiare a disposizione del prossimo, con umiltà e pazienza e senza attendersi poltrone e incarichi milionari, altri invece hanno l'arroganza del potere e la fanno pesare tenendo in scacco la vite dei cittadini che sono veramente provati dalla crisi, in cassa integrazione e disoccupati.
Per questi cittadini di serie b non ci sono decreti interpretativi e scusanti se non hanno i soldi e spesso non ci sono, si vedono sequestrate case, auto e messi sulla strada, perchè non arrivano a fine mese.
La via d'uscita qual è? Votare le persone che si conoscono, le persone oneste, quelle che si capisce che fanno politica per passione e non per interesse! Non li vedete? E allora mettetevi in gioco personalmente: il futuro dei nostri figli è nelle nostre mani, ora e non un minuto più tardi, fuori gli affaristi dalla politica.

Giuseppe Criseo, candidato Sindaco per Somma, elezioni comunali

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