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sabato 13 marzo 2010

Giornali di parte?

Il giornalismo - e con esso la libertà di stampa - è stato al centro di importanti battaglie: il presupposto di partenza era - e tale viene ritenuto ancora - che una editoria libera da ogni condizionamento possa garantire una società e un convivere civile migliori. Non a caso il giornalismo è stato definito il Quarto potere (dopo quelli legislativo, esecutivo e giudiziario), per l'importanza che da sempre riveste nella società civile e per i forti interessi che coinvolge.
(tratto da wikipedia)

Leggendo il resoconto della serata al Cinema Italia fatto dai giornalisti presenti si è letto di tutto di più per es. " Colombo sotto il fuoco degli avversari" oppure " il confronto tra i candidati è un brutto film noioso" e poi " tre dei sei " attori" non sono all'altezza".
Beati voi che potete giudicare e che giudizi, ma sarebbe più opportuno dire esternazioni denigratorie e di parte, quelli più pesanti.
Qualche giornalista ha abbandonato la sala per il clima che si respirava.
Le truppe camellate sostenevano ad arte i loro beniamini mentre di cittadini al di sopra delle parti non se ne vedevano.
Ma torniamo al punto dolente, oggi ho ascoltato il parere di un autorevole giornalista che si diceva schifato da quanto scrivono i suoi colleghi a tal punto da affermare che i giudizi li devono dare gli elettori e non i giornalisti...
Ho letto di tutto sia per la questione del pagamento della sala, cosa non da poco per persone che si gettano nella mischia e hanno gli stessi diritti di altri che godono dei finanziamenti pubblici!
Pensiamo che tutti i cittadini debbano avere possibilità di candidarsi come prevede la Costituzione : "Art. 49.Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale" e per farlo debbano essere rispettati come partiti ma sopratutto come persone che hanno una loro vita, una famiglia ed un lavoro.
Chi ha la responsabilità di fare informazione, cosa molto importante, deve ripeto deve, pesare le parole che possono essere macigni se usati male o se sono strumento di parte!
E' evidente però che se si dà solo ed esclusivamente spazio eccessivo solo e soltanto alle stesse forze politiche per non disturbare "il manovratore" , i giornali perdono la loro funzione di "super partes" ma scendono nell'ambito politico e allora siano chiari, lo ammettano pubblicamente.
I giornali sono di chi li legge, e il lettore deve essere messo in grado di giudicare. Per giudicare occorre riportare le singole dichiarazioni dei candidati per ogni argomento trattato, in modo che ciascuno possa giudicare.
Se il giudizio viene anticipato nel titolo e svilisce l'operato di taluni per innalzare altri, allora non si fa più informazione diventa un'azione politica di parte.
Ho letto che sono mancate proposte e neanche questo è vero, ciascuno di noi ne ha fatte, io rimarco che sul centro ho proposto un parcheggio al posto del circolo all'inizio di via Garibaldi; ho denunciato l'affarismo che aleggia su Malpensa con le cooperative sponsorizzate dai partiti attuali, ho fatto proposte sulle frazioni, ecc.
Ho letto mezze frasi sciolte dal contesto e molto spazio all'attuale sindaco.
Voglio dire poi con chiarezza che non è opportuno che ci sia una giornalista che ha il fratello tra i principali responsabili politici locali; anche a Somma c'è il "conflitto d'interessi".
Noi siamo per una stampa libera e indipendente che riporti quanto accade e non assecondi chi comanda e mantenga lo status attuale.
E' un sogno pensare ad un mondo migliore con nuove persone che si avvicinano alla politica, oppure la devono fare solo e soltanto alcuni e magari sempre gli stessi?

Giuseppe Criseo,
candidato Sindaco per Somma

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