Il messaggio su Facebook ha il sapore di un Sos: servono coperte e indumenti di lana pesante per i senzatetto di Varese.
Non è il solito appello da vigilia di Natale è una richiesta d'aiuto vera.
Il freddo per chi va in ufficio e poi torna a casa è fastidioso, pungente e mille altri aggettivi "poco impegnativi"; per chi una casa non ce l'ha può essere mortale. E così sul social network più famoso del mondo è partito il tam tam: le Suore dell’Addolorata di Varese raccolgono vestiti per aiutare i poveri della provincia.
Coperte, giacconi, calze, guanti, sciarpe o cappelli di lana.
«Sono ormai sei o sette anni – spiega la Madre Superiora – che aiutiamo un centinaio di persone senza dimora, offrendo loro una mensa gratuita serale. Purtroppo, con le temperature rigide di questi giorni, i nostri assistiti hanno bisogno di molto di più. Per questo noi e i nostri volontari ci siamo impegnati in questa raccolta, che spero porterà buoni frutti e un po’ di sollievo a chi ha bisogno».
La situazione è disperata per molti: dei cento disoccupati, poveri, senza dimora che bussano ogni sera alle porte delle Suore dell'Addolorata il dieci per cento è costituito da varesini. «Sono in prevalenza uomini tra i 40 e i 60 anni - spiega ancora la Madre Superiora - ma ci sono anche madri di famiglia con figli piccoli, non neonati ma molto piccoli. E' davvero difficile aiutarli e sapere che oltre un piatto di minestra calda non possiamo dare. Quando escono da qui, vanno a dormire sotto i portici. Vederli andare via stringe il cuore, ogni volta è una piaga aperta che torna a sanguinare».
Ma adesso il piatto di minestra non basta. Per proteggersi dalle temperature sotto lo zero ci vogliono maglioni, tanti maglioni, giacche a vento, guanti, sciarpe, coperte. Tutto in buono stato, in ordine e pulito.
Chiunque volesse donare gli indumenti richiesti, può consegnarli direttamente alla sede delle Suore dell’Addolorata, in via Bernardino Luini a Varese. Per altre informazioni: 0332 285570.
Non è il solito appello da vigilia di Natale è una richiesta d'aiuto vera. Il freddo per chi va in ufficio e poi torna a casa è fastidioso, pungente e mille altri aggettivi "poco impegnativi"; per chi una casa non ce l'ha può essere mortale. E così sul social network più famoso del mondo è partito il tam tam: le Suore dell’Addolorata di Varese raccolgono vestiti per aiutare i poveri della provincia.
Coperte, giacconi, calze, guanti, sciarpe o cappelli di lana.
«Sono ormai sei o sette anni – spiega la Madre Superiora – che aiutiamo un centinaio di persone senza dimora, offrendo loro una mensa gratuita serale. Purtroppo, con le temperature rigide di questi giorni, i nostri assistiti hanno bisogno di molto di più. Per questo noi e i nostri volontari ci siamo impegnati in questa raccolta, che spero porterà buoni frutti e un po’ di sollievo a chi ha bisogno».
La situazione è disperata per molti: dei cento disoccupati, poveri, senza dimora che bussano ogni sera alle porte delle Suore dell'Addolorata il dieci per cento è costituito da varesini. «Sono in prevalenza uomini tra i 40 e i 60 anni - spiega ancora la Madre Superiora - ma ci sono anche madri di famiglia con figli piccoli, non neonati ma molto piccoli. E' davvero difficile aiutarli e sapere che oltre un piatto di minestra calda non possiamo dare. Quando escono da qui, vanno a dormire sotto i portici. Vederli andare via stringe il cuore, ogni volta è una piaga aperta che torna a sanguinare».
Ma adesso il piatto di minestra non basta. Per proteggersi dalle temperature sotto lo zero ci vogliono maglioni, tanti maglioni, giacche a vento, guanti, sciarpe, coperte. Tutto in buono stato, in ordine e pulito.
Chiunque volesse donare gli indumenti richiesti, può consegnarli direttamente alla sede delle Suore dell’Addolorata, in via Bernardino Luini a Varese. Per altre informazioni: 0332 285570.
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